Order Sons and Daughters of Italy in America (OSDIA)

L’Order Sons and Daughters of Italy in America (OSDIA) è la più grande organizzazione degli Stati Uniti formata da uomini e donne di discendenza italiana. L’OSDIA è una organizzazione senza fine di lucro, politicamente indipendente, con sede legale a Washington, D.C.

Fondata nel 1905 come società di mutuo soccorso per i primi immigranti  italiani negli Stati Uniti, oggi l’OSDIA conta centinaia di migliaia di familiari  in tutto il Nord America. Tra le varie organizzazioni italoamericane, l’OSDIA è quella che maggiormente rappresenta gli oltre 26 milioni di cittadini italo-americani negli Stati Uniti.

L’OSDIA si propone di aiutare gli italo-americani a mantenere vivi i propri valori e le tradizioni, facendo si che l’opinione pubblica, ed i media in particolare, siano al corrente dei contributi degli italiani alla storia ed al progresso degli Stati Uniti. A questo fine, l’OSDIA collabora attivamente con il Congresso Americano e la Casa Bianca su questioni che riguardano gli italo- americani.

Questi sono alcuni dei programmi offerti dall’OSDIA:

• Finanziamenti a conferenze culturali su scala nazionale;
• Assegnazione di borse di studio per studenti universitari italo-americani;
• Monitoraggio dei mass-media ed azioni di reputation management contro l’immagine negativa degli italo-americani e delle loro tradizioni;
• In collaborazione con altri gruppi italo-americani, lotta contro le campagne diffamatorie;
• Sviluppa delle relazioni culturali ed economiche tra l’Italia e gli Stati Uniti.

Ogni anno, l’OSDIA organizza a Washington, D.C. una serata di gala alla quale prendono parte il presidente degli Stati Uniti, illustri italo-americani, e tantissimi altri ospiti provenienti dagli Stati Uniti, l’Italia e dall’estero.

In questa occasione, l’OSDIA conferisce onorificenze ad eminenti cittadini italiani ed italo-americani. In passato, l’OSDIA ha onorato personalità quali Antonino Scalia, primo giudice italo-americano della Corte Suprema degli Stati Uniti, Frank Sinatra, Tony Bennett, l’ambasciatore USA in Italia Peter Secchia, ed altri.